Percorsi per una ricerca spirituale

Relatore: Jhon Martin Kuvarapu

“Nel cammino spirituale possono esserci diversi livelli di mente: la mente del credente, la mente del seguace, la mente del discepolo, la mente dell’esploratore e la mente dello scopritore”  (Jhon Martin Kuvarapu Swami Sahajananda)

Il seminario con Jhon Martin, monaco e a lungo priore dell’ashram camaldolese di Shantivanam, nel Tamil Nadu si è tenuto il 21-22 ottobre 2017; ed è stato proprio il nostro ospite, attraverso un rito celebrato in quei giorni, ad assegnare alla nostra Casa dell’ecologia umana ,un nome in sanscrito.  

Erede di una tradizione spirituale nata dall’esperienza dei benedettini francesi Henri Le Saux e Jules Monchanin, che fondarono l’ashram nel 1950, e poi proseguita dal benedettino inglese Bede Griffiths ( col quale l’esperienza monastica di Shantivanam è confluita nell’alveo camaldolese), Marti ha condiviso con noi alcuni esiti della sua ricerca spirituale, che muovendo dal contesto spirituale indiano è approdata alla meditazione sulla figura di Cristo e sulla parola evangelica.

Nel suo insegnamento il Vangelo si fa portatore di un messaggio di verità e libertà che, seppur nato in un preciso contesto storico, provoca l’uomo a mettere costantemente in discussione i condizionamenti culturali che limitano l’esperienza della fede, indicando la possibilità di un incontro tra i differenti credi religiosi in un territorio che li trascende: ciò che Gesù chiamava il regno di Dio.

Richiamandosi ad esso anche nel titolo di una dei suoi libri (Una parabola del regno di Dio, Appunti di viaggio), Martin ci ha ricordato dell’invito di Gesù a riscoprire in Dio il nostro fondamento. L’invito a trasformare la nostra vita e a riconoscersi nell’uomo della parabola evangelica, che- trovato un tesoro in un campo- si affrettò a vendere tutto ciò che aveva per comprarlo.