L’orizzonte oltre la siepe – 2

Spesso i nostri occhi cercano il mondo a dieci centimetri dal nostro naso, dentro uno schermo, la siepe che ci impedisce di vedere oltre è anche questa, e quanto ci è cara!

Il creato sta urlando per farsi sentire: cambiamenti climatici, eventi naturali estremi, scioglimento dei ghiacciai, desertificazione ma anche odio, ingiustizie, miseria, discriminazioni.

Quale siepe mi impedisce di vedere?

Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei.

Per vedere oltre la siepe prima di tutto devo sedermi e osservare; nulla può accadere nella corsa frenetica che caratterizza buona parte delle nostre giornate, c’è bisogno di fermarsi e di fare silenzio. Nel silenzio, con fatica e pazienza, posso trovare una quiete profonda che assomiglia moltissimo alla pace; nel silenzio posso osservare un albero, ascoltare il vento e connettermi con qualcosa che è oltre il tempo e lo spazio.

 

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