Sul seminario di Norbert Lantschner (6 e 7 Aprile 2019)

Il commento di Giuseppe Mezzino

Norbert, partendo da una valutazione storica del fenomeno climatico, ha presentato lo stato dell’arte, fornendo sia i dati scientifici sullo stato attuale che le previsioni pubblicate dai più autorevoli organismi internazionali.
La compromissione dello stato di salute del pianeta pone questioni di natura etica legate al concetto stesso di vita ed alla necessità di pensare all’impatto delle nostre azioni in termini di sostenibilità.
Se non vogliamo procedere verso un futuro senza speranza per la sopravvivenza del pianeta, è urgente introdurre cambiamenti nel nostro stile di vita per modificare la rotta impressa dallo sviluppo economico.

Il tema, molto complesso, non riguarda solo la sostituzione di fonti energetiche ad alto impatto ambientale con fonti di energia pulita e rinnovabile. Tale trasformazione, oltre alle implicazioni economiche e socio-politiche, ha pesanti risvolti emotivi e psicologici nella vita individuale e collettiva dell’intera umanità.
Affinché le iniziative proposte per gestire la transizione verso l’uso generalizzato di energie a basso impatto ambientale si realizzino con efficacia, è necessario potenziare il livello di consapevolezza responsabile senza trascurare la necessità di mantenere un equilibrio psicologico ed emotivo.

Le coscienze più sensibili avvertono il trauma derivante da tale situazione che va quindi affrontato anche con gli strumenti
dell’intervento psicoterapeutico. A tale scopo le pratiche proposte da Mario e Marina, attraverso la respirazione, la meditazione e l’interazione tra i partecipanti, sono risultate indispensabili all’energia espressa dal gruppo per mantenere un rapporto equilibrato tra la realtà traumatica del “qui ed ora” e la speranza di un futuro senza la quale non è possibile attivare il processo di cambiamento desiderato.

Il confronto di idee e di emozioni, successivo ad ogni passaggio del seminario, è l’altro elemento che ha caratterizzato l’incontro. I momenti che si sono succeduti hanno rafforzato nei partecipanti, pur nelle diverse sensibilità individuali, il senso di appartenenza ad un’unica grande famiglia che condivide le risorse sempre più in pericolo della nostra Madre Terra.

Casa dell’Ecologia Umana
Fano, via Roncosambaccio n. 149/a (PU)

Per informazioni: 334 7009556 Marina
email: corsi@ecologia-umana.it

 

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