Ascolta e respira
di Matthias Canapini
Lasciati guidare dai piedi attraverso suoni, simboli e parole.
È il tempo della cura. Buon cammino
Il filo sottile è tra le nostre mani
di Mario e Marina
… e ci fa essere creativi
Meditazione #10 – Il Silenzio per entrare in sè stessi
di C.Manfuso, M.Baldoni e M.Mazzanti
Nel silenzio l’essere umano scende nella profondità di se stesso alla ricerca dell’autentico nucleo del suo animo
Meditazione #9 – Il Rumore, il Silenzio e le Parole
di Mario e Marina
C’è troppo rumore e chiacchiericcio…
…che è ormai insopportabile per tutti.
Ci siamo conosciuti nel 1991 alla scuola di formazione in biosistemica, una psicoterapia corporea portata in Italia dallo psichiatra americano Jerome Liss M.D. che si teneva quell’anno nelle colline toscane. Da qual momento in poi le nostre vite si sono avvicinate e nel 2000 ci siamo sposati.
La nostra non è una storia comune, è una storia in comune.
Nel corpo e attraverso il corpo si condensano le nostre strade.
Il corpo è pensiero ,è sensazioni ,è voce, è emozioni, è parole, è relazione, è creatività.
Il corpo non è mai cosa banale, tutto passa attraverso il corpo.
Un giorno costruiremo un “corpo” anche all’Ecologia Umana, un luogo fisico, una casa che sarà una vera e propria “oikos”…una casa dell’armonia universale…
Mario e Marina
Devo molto all’ecologia umana, grazie alla quale ho trovato sintesi, integrazione, sviluppo, personale e professionale. Perché grazie all’approccio ecologico ogni aspetto di Sé, come del mondo esterno e dell’ Altro, sono interdipendenti e il senso, l’essenza di quanto esiste come realtà sensibile, si concretizza nelle connessioni tra le parti, tra il livello micro e il livello macro, l’interno e l’esterno, l’individuo e l’ambiente, il presente, il passato e il futuro.
Siamo arrivati ad ecologia umana nel cercare casa, nel sentire che tra l’essere di ognuno di noi, gli altri e l’universo c’erano intermittenze, un dialogo negato che ci chiedeva presenza e ascolto.
Abbiamo fatto insieme passi sudati, passi leggeri, passi esultanti. Nell’andare si è affinata la sensibilità del piede che poggia a terra e ringrazia del sostegno, del nutrimento che con solidità amorevole ci vengono donati…