Tutto è connesso

di Mario Baldoni e Marina Mazzanti

Per l’anniversario dei cinque anni dall’uscita dell’Enciclica Laudato Sì, Papa Francesco ha indetto una settimana on line di riflessione per il mondo cattolico che proseguirà per un anno intero con approfondimenti, confronti, proposte tra le diverse comunità e associazioni su l’ecologia integrale promossa dalla Laudato Sì.

E’ questo un testo profetico, una visione radicale, testualmente fondato, che definisce con chiarezza alcune questioni controverse all’interno della cattolicità (come quella per esempio relativa all’antropocentrismo) e sulla lettura dei tempi ultimi che “si fanno” nel presente che noi viviamo.

L’Enciclica non analizza solo queste tematiche ma pone anche riflessioni di tipo filosofico e antropologico e si fonda su dati scientifici.

“Tutto è connesso” questo è il tema della settimana.

“[…] Tutto è collegato. Per questo si richiede una preoccupazione per l’ambiente unita al sincero amore per gli esseri umani e un costante impegno riguardo ai problemi della società.” (L.S. §91)

Per l’uomo arcaico e /o aborigeno questa “connessione” sarebbe una semplice e pura evidenza di cui non c’è coscienza, come di qualcosa di vissuto e indiscutibile.

La percezione condivisa nella “cultura” in cui viviamo è invece separatezza che si coniuga in separazione, distinzione, scissione, anche in noi stessi.

“[…] L’imposizione di uno stile egemonico di vita legato a un modo di produzione può essere tanto nocivo quanto l’alterazione degli ecosistemi. (§145) In questo senso, è indispensabile prestare speciale attenzione alle comunità aborigene con le loro tradizioni culturali. Non sono una semplice minoranza tra le altre, ma piuttosto devono diventare i principali interlocutori, soprattutto nel momento in cui si procede con grandi progetti che interessano i loro spazi. Per loro, infatti, la terra non è un bene economico, ma un dono di Dio e  degli antenati che in essa riposano, uno spazio sacro con il quale hanno il bisogno di interagire per alimentare la loro identità e i loro valori.[…]. (L.S.§ 146).

Lo sfruttamento delle risorse naturali da un lato, e dell’uomo sull’uomo dall’altro, “[…] ci conduce ad una schizofrenia permanente, che va dall’esaltazione tecnocratica che non riconosce agli altri esseri un valore proprio, fino alla reazione di negare ogni peculiare valore all’essere umano. Ma non si può prescindere dall’umanità. Non ci sarà una nuova relazione con la natura senza un essere umano nuovo.

Non c’è ecologia senza un’adeguata antropologia. […]. (L.S.§ 118).

Un Commento Hide Comments

anche se è passato un pò di tempo mi piaceva condividere con tutti voi l’emozione vissuta leggendo l’articolo:
ho subito sentito..ma proprio sentito con le orecchie…un grido, il grido della nostra terra del nostro pianeta. Poi ho sentito, e questa volta con il cuore, un grido che all’inizio mi è sembrato disperato e straziato ma anche un grido di gioia di esortazione di incoraggiamento di felicità di liberazione di speranza.
grazie a tutta la casa che ci fà sempre riflettere ed emozionare

Rispondi a LORETTA Annulla risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Contattaci

    PER CONOSCERCI

    Compila il modulo sottostante