PREPARIAMOCI!

di Mario Baldoni

Vorrei dedicare questo scritto a Sara, una giovane ricercatrice che ha conosciuto e studiato il rapporto comunità/territorio in paesi soggetti a sfruttamento petrolifero e delle risorse naturali.

In quelle terre gli aborigeni, radicati nelle generazioni al rapporto con la Terra madre, dicono: “questo Territorio è un Bene dato al mio popolo e devo conservarlo e mantenerlo per viverci io, e passarlo alle future generazioni”

Questo dettame antico che cura la Sacralità della Terra nel territorio in cui si vive, nomade o stanziale che sia, nel mondo moderno è stato rotto dal sistema tecnologico e capitalistico, fondato sullo sfruttamento ad oltranza delle risorse proprie ( vedi per esempio le miniere di carbone a cielo aperto in Germania – cfr Mostra Antropocene) o preferibilmente le risorse altrui, come accaduto in tutta la storia del colonialismo e del neo colonialismo.

Qualcosa evidentemente è successo nel percorso evolutivo della nostra civiltà per farci giungere ad un “sistema autodistruttivo” – come lo ha definito Paolo Bartolini al Festival della Relazione qui alla Casa dell’Ecologia Umana –  che ci fa essere ormai sull’orlo del Baratro della Sopravvivenza del genere umano su questo Pianeta.

Ma…..
quella che si apre adesso per l’umanità è un’opportunità di evoluzione spirituale di dimensioni illimitate, come avevamo scritto in pieno lockdown un anno e mezzo fa.

Paolo Bartolini, filosofo, acutamente ci ha fatto notare come questo “sistema” antropologico “autodistruttivo” si sia sviluppato nel corso degli ultimi tre secoli (un frammento nella storia dell’Evoluzione Umana) per la convergenza sinergica di tre fattori:

  1. il Colonialismo che ha messo a disposizione enormi risorse umane e naturali;
  2. la Tecnologia, evolutasi poi in tecnocrazia, che ha ampliato a dismisura le possibilità dell’umana facoltà;
  3. il Capitalismo;

Questi tre fattori interagenti tra loro hanno prodotto moltissima ricchezza per una parte di umanità, sfruttamento e miseria per un’altra ed infine instabilità per tutto il sistema vivente.

Il diagramma di Rockstrom esprime chiaramente con un grafico questi squilibri e in quali contesti di anno in anno si corrono rischi sempre più alti, si contribuisce ad alzare la temperatura media globale e si anticipa di anno in anno l’Overshoot day (il giorno in cui le risorse del Pianeta vengono esaurite ).

Occorre fare alcune osservazioni:

  • Il sistema attuale ha rotto l’idea etica ed estetica di equilibrio, armonia, moderazione a favore di un’idea lineare di storia e di sviluppo “no limits”.
  • La storia ciclica, che ripete sé stessa, si è trasformata tout court in storia lineare tradendo e deviando un’idea antica e propria dello stesso Cristianesimo.
  • L’economia è solo finalizzata al consumo, sfruttamento e scarto (vedi enciclica “Laudato si”di Papa Francesco).
  • Nell’ambito dell’economia capitalistica si sono insinuati l’avidità e il profitto illimitato come fine ultimo e unico di ogni attività produttiva. La finanza come matematizzazione dell’avidità di possesso e di avere.
  • Soprattutto è mutato e si è infranto il paradigma antropologico del rapporto  Uomo–Natura e di conseguenza quello tra Comunità e Territorio.
  • La tecnologia infine, è divenuta schiava e strumento del potere economico illimitato, trasformandosi in Tecnocrazia ( si veda anche qui ampiamente la lettera enciclica Laudato Si).

Si è così realizzata la triste profezia del sociologo tedesco Max Weber quando, un secolo fa, parlava di una società di “professionisti senza cuore”e di una umanità chiusa in una “gabbia d’acciaio di razionalità”.

Per questo pensiamo che, se l’Apocalisse ci porterà un futuro, esso potrà essere solo un Futuro molto Antico, in cui prevarranno i valori dell’Amare, dell’Armonia, e del Limite.

Prepariamoci dunque!

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