Canti armeni antichi sovrapposti a paesaggi sonori contemporanei.

Domenica 14 Aprile 2019 ore 18.00-19.30 | Canta Tamar Hayduke

Tamar riesce a mettere in connessione tra loro tutti  i partecipanti  al concerto, creando un legame con la memoria di sonorità archetipiche comuni agli esseri  umani di tutti i popoli attraverso  le vibrazioni vocali e utilizzando la lingua originale dell’armeno arcaico,  Questo accade trascendendo la comprensione linguistica testuale; si crea così un’ecologia umana planetaria.

 

Komitas (o padre Komitas) è un compositore, musicologo, etnologo, monaco il cui principale contributo consiste nella esplorazione e nella documentazione della tradizione musicale dell’Armenia orientale e occidentale, segnando con dei tratti incisivi una nuova ipotesi di identità culturale recuperata da un patrimonio millenario. La sua ricerca va oltre la musica, poiché abbraccia la natura geografica, la storia e l’antica cultura del suo popolo, espressa in linguaggio musicale.
Attraversando i campi, lei si fa compagnia cantando. Lei, sola, camminando e poi c’è un fruscio di alberi, il vento, acque che scorrono, uccelli. (…)
Quel giorno, come altri giorni… In quei mondi confinati tra orizzonte e orizzonte, si cantava mentre si faceva altro, non era questione di palco e platea. Si cantava sudando; non si sudava cantando… Sotto quei pezzi di cielo, il cantare accompagnava l’azione, ogni rito un canto, qualche canto. E per millenni, si tramandava.
Tamar Hayduke

 

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