Il mio incontro con l’Ecologia Umana

di Simonetta

L’esperienza di “Ecologia umana” è molto recente per me ed è per questo che sono cauta nell’esprimere le mie impressioni, in quanto non possono che essere parziali.  Gli eventi a cui ho partecipato, in occasione delle varie giornate del Festival AL Femminile 2020 e del Seminario “Dall’Ecologia Umana all’Ecologia Integrale”, sono stati piuttosto articolati comprendendo momenti diversi e per lo più interessanti.

Nell’ambito degli incontri a cui ho partecipato, il mio riferimento sono stati gli interventi del dottor Catello Manfuso, che conoscevo solo di nome. L’incontro con questo medico è risultato assai significativo: con parole accessibili anche ai non addetti ai lavori ha spiegato aspetti della medicina e dell’uomo da una prospettiva davvero convincente, quella olistica. Inoltre  nei suoi interventi il dott. Manfuso arricchisce i racconti con riferimenti che spaziano dalla filosofia alla letteratura alla scienza,  e li condisce con gustosi aneddoti tratti dalla sua vita e dal folclore campano, coinvolgendo il pubblico in modo diretto.

Inoltre alcune proposte hanno alleggerito e intervallato le lezioni del dottore quali “esercizi di movimento “, che hanno come scopo principale quello di farci creare o mantenere il rapporto con il nostro corpo, oppure le letture di testi letterari in sintonia con il tema affrontato, o anche intermezzi musicali eseguiti all’arpa celtica, ed altri.

Una performance per me significativa, collocata a conclusione degli eventi della prima giornata del Festival, è stata la performance di Francesca che ha toccato tutti con le sue parole e la sua danza.

La cornice in cui si colloca l’esperienza di Ecologia umana è meravigliosa: campagna affacciata sul mare. Le persone che si incontrano sono uno straordinario valore aggiunto, a partire innanzi tutto da Mario e Marina, ideatori di questa forma di accoglienza così singolare e riuscita nello stesso tempo, per proseguire con il loro staff, decisivo per la realizzazione del progetto.  Ciò che mi ha più colpito è stata la sensazione di sentirmi a casa, di essere toccata nella mia curiosità e di ricevere suggestioni stimolanti: situazioni insolite nella mia vita e, in generale, nella società odierna, di cui, però, si avverte fortemente l’esigenza per sentirsi parte del tutto, come, in particolare, si è sottolineato nella giornata di domenica 20 settembre nel seminario il cui titolo era “Dall’ecologia umana all’ecologia integrale”.

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rileggendo la tua esperienza mi sento di condividere tutto ciò che dici. Soprattutto mi piace sottolineare quel sentirsi “a casa”, a proprio agio, in un luogo in cui le emozioni non fanno “scandalo” ma possono circolare liberamente in uno scambio naturale che ti fa sentire effettivamente, come dici tu, parte del tutto.

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